Scritto da 3:06 pm Viareggio, Cronaca

Viareggio, chiusura del Medical Clinic: 3 indagati per bancarotta

La chiusura definitiva dell’ex Polo sanitario di via Garibaldi, a Viareggio, noto in seguito come Medical Clinic, è stata improvvisa e inaspettata. La struttura era stata avviata nel 2017-18 ed era un punto di riferimento per la sanità privata della zona, al punto da essere chiamata “ospedalino”. L’inchiesta della Guardia di finanza di Viareggio.

Di Giulia Frigerio

L’ex struttura della sanità privata nota come “ospedalino”, nel centro di Viareggio, è stata chiusa in maniera definitiva e piuttosto improvvisa. In meno di due anni si sono susseguiti un fallimento (del Polo sanitario) e una liquidazione giudiziale (relativa alla Medical Clinic) e attualmente è in corso un’inchiesta della Guardia di finanza di Viareggio, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lucca.

Dal Comando provinciale della Fiamme gialle si apprende come il provvedimento riguardi «tre persone, risultate essere – a vario titolo – amministratori di una struttura sanitaria privata operante nel settore della fornitura di prestazioni ambulatoriali nel territorio viareggino».

Le denunce riguardano due amministratori occulti e il legale rappresentante della società che ha dichiarato fallimento. Le investigazioni sono condotte dal Gruppo Viareggio delle Fiamme gialle e «sono scaturite a seguito del fallimento della citata azienda sanitaria e sono state sviluppate attraverso l’esecuzione di accertamenti bancari, l’esame di documentazione e l’assunzione di numerose testimonianze da parte di dipendenti e fornitori».

Si legge inoltre: «Le indagini hanno permesso di smascherare il ruolo di amministratori occulti da parte di un cardiologo e di un commercialista di Viareggio che, utilizzando una società riconducibile all’amministratrice legale della fallita, hanno distratto, nei pochi anni di vita di attività, circa 350mila euro, ricorrendo a fatturazioni di “comodo”».

Non finisce qui, poiché «dall’esame dei dati bancari, i finanzieri hanno appurato che gli indagati avevano dilapidato, per finalità extra aziendali, circa un milione di euro provenienti da conferimenti e finanziamenti dei soci fondatori, ossia di coloro che avevano investito nel progetto dell’azienda sanitaria. Tali condotte e i debiti contratti a vario titolo dal primo anno di vita dell’azienda e mai pagati dai tre amministratori, quantificati in circa 2 milioni e 300mila euro, hanno prodotto il fallimento della società».

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Last modified: Marzo 18, 2024
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