Imprese e territorio: ecco i dati del 2023 emersi dalla ricerca condotta dall’Ufficio studi della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto di studi e ricerche (Isr). Complessivamente si registra una crescita positiva, del + 0,2 %, ma paragonata alle percentuali del 2022 (+ 0,5%) si può notare un certo rallentamento.
Di Giulia Frigerio
La media per la Regione Toscana è attorno al +0,3%, mentre le zone meno dinamiche rispetto al 2022 sono soprattutto Lucca, Massa-Carrara e Pisa.
I settori di maggiore crescita riguardano l’immobiliare, gli alloggi, le società di capitale; in calo il commercio al dettaglio e i pubblici esercizi.
Guardando nel dettaglio, a Lucca il tasso di crescita è legato soprattutto alle società di capitale (+2,1%), mentre il settore dell’artigianato registra un -0,2%. In crescita il manifatturiero (+0,7%), grazie alla cantieristica (+4,9%), il settore immobiliare (+2,1%) e il settore turistico, per quanto riguarda gli alloggi (+1,8%). Sono in calo il settore del commercio al dettaglio (-2,3%) e il trasporto delle merci su strada.
Lucca non è l’unica città ad aver registrato un calo rispetto al 2022. Spostandoci a Massa-Carrara si notano percentuali simili, con una crescita del +0,1%. Il bilancio positivo viene dalle società di capitale (+2,1%), dal nautico (+3,7%), come l’artigianato (0,8%), l’immobiliare (+4,5%), le attività professionali e tecniche (+1,8%) e le attività di sport e intrattenimento (+2,2%), mentre il settore lapideo registra un calo (-0,8%), al contrario dei prodotti in metallo (+ 1,2%). Per le imprese di costruzione di edifici (-0,4%), la crescita ha riguardato le ditte specializzate (+3,2%). In calo il commercio al dettaglio (-2,6%) e i pubblici esercizi (-1,6%).
Anche per Pisa e provincia, la crescita delle imprese nel 2023 è stata positiva (+0,3%), anche se non ha raggiunti i livelli del 2022. Anche in questo caso positivo il bilancio delle Srl (+9,3%) Lo sviluppo è sostenuto principalmente dalle società di capitale (+9,3%). In calo le società artigiane (-0,3%), il settore agricolo (-0,7%), il manifatturiero, il commercio al dettaglio, (-1,3%). La meccanica resta stabile, mentre registrano aumenti significativi il commercio online (+8,8%) il settore degli autoveicoli (+4,2%) e il turismo, dall’alloggio (+8,4%) alla ristorazione (+2,8%).