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Inquinamento da Pm10, Lucca tra le peggiori, Legambiente: “Scelte coraggiose ora”

LUCCA (Martedì, 4 febbraio 2025) — Con l’avvio della campagna itinerante Città2030, come cambia la mobilità, previsto per oggi, Legambiente ha diffuso i dati del bilancio 2024 di “Ma l’aria di città”. Un report sulla situazione dell’inquinamento atmosferico nei capoluoghi italiani che, da quanto emerso, continua a peggiorare.

di Luca Salera

Secondo quanto emerso dalla rilevazione condotta, 50 centraline in 25 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di polveri sottili Pm10. Rispetto ai nuovi target europei previsti al 2030 la situazione è ancora più critica, sarebbero infatti fuorilegge il 71% delle città per il Pm10 ed il 45% per il biossido di azoto.

Tra i capoluoghi messi peggio c’è anche la Toscana, dove la concentrazione di Pm10 più elevata si riscontra nella città di Lucca, seguita in ordine decrescente da Firenze, Arezzo, Pisa, Carrara, Grosseto, Massa e Pistoia, Livorno e Siena. Grave anche la situazione relativa al biossido di azoto con Firenze tra le peggiori. Tuttavia la situazione può ancora essere salvata come sottolineato anche da Legambiente: “Per uscire dall’emergenza smog occorre intraprendere azioni politiche mirate e strutturali, volte a ridurre le emissioni da tutti i settori che sono corresponsabili dell’inquinamento atmosferico, coinvolgendo e responsabilizzando decisori politici e cittadini verso un cambio di paradigma ormai non più rinviabile”.

Le priorità in questo senso, secondo l’associazione ambientalista, sono:

  • Ripensare la mobilità urbana mettendo le persone al centro. Potenziare il trasporto urbano convertito con mezzi elettrici e avviare uno stop progressivo ai veicoli più inquinanti.
  • Accelerare la riconversione degli impianti di riscaldamento
  • Intervenire sul settore agro zootecnico
  • Integrare le politiche sul clima.
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Last modified: Febbraio 4, 2025
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