”Scrivere Generale sulla scheda? Potrebbe essere una buona idea”
LUCCA – Il Generale Roberto Vannacci candidato in quota Lega alle prossime elezioni europee, ha presentato presso la Casa del Boia in via dei Bacchettoni a Lucca il suo libro “Il coraggio vince”.
di Antonio Tognoli
L’evento è stato organizzato con il patrocinio di ArtItaly di Massimiliano Simoni, moderato dal giornalista della Gazzetta di Lucca Aldo Grandi. “Scrivere sulla scheda Generale potrebbe essere un idea – ha affermato Vannacci davanti ai suoi simpatizzanti. La serata si è conclusa con una cena conviviale presso la Casermetta San Salvatore nello splendido scenario delle Mura Urbane a Lucca.
Al termine della serata abbiamo avvicinato Il Generale Roberto Vannacci parlando del suo libro e delle sue dichiarazioni sui disabili uscite in questi giorni travisate da alcuni organi di stampa e sullo slogan “Ignoralo” coniato per la campagna elettorale in quota Lega partita qualche giorno fa per la candidatura al parlamento europeo.
L’INTERVISTA.
SUL SUO LIBRO. “L’idea di scrivere un libro nasce da una serie di articoli che avevo già scritto per quanto concerne la mia prima pubblicazione, mentre la seconda ne rappresenta il seguito, chiarendo alcuni concetti che sono stati volutamente, nonché in malafede travisati, e che vado ad intrecciare con la mia vita, facendo in modo che chi avrà modo di leggere il libro comprenderà esattamente non solo il significato originale di quello che ho scritto nel primo, ma anche quali sono i motivi per cui io la penso in quella determinata maniera“.
SULLE DICHIARAZIONI RIGUARDO AI DISABILI. “Per ciò che concerne le mie dichiarazioni verso i disabili, devo rilevare che, come al solito, certa stampa travisa e demonizza le mie parole, come è accaduto anche per il mio primo libro – ancorché questa procedura ne abbia sancito il successo con quasi 300mila Copie vendute – mentre, nello specifico, allorché mi è stato chiesto nel corso di un’intervista di parlare della disabilità, settore del quale io non sono certo un esperto, io ho detto una cosa che non risponde assolutamente a ciò che è stato riportato nel titolo, ovvero ho affermato una banalità, sostenendo che i disabili non basta metterli nelle Classi comuni, servendo un appoggio specifico e peculiare, non solo in termini di insegnanti ma anche di strutture, proprio perché meritano di potersi realizzare nel migliore dei modi e con il minor sforzo possibile, mentre da questo mio pensiero sono nate le “classi separate” per i disabili che non è ciò che io ho detto né scritto così come pensato, ancorché ciò mi consentirà di avere grande scalpore e popolarità in quanto l’italiano medio non è stolto e pertanto capirà esattamente quello che io volevo dire, dandomi ragione“.
SULLO SLOGAN “IGNORALO”. “Lo slogan “Ignoralo” da me scelto per la Campagna Elettorale non fa altro che riprendere quanto il Partito Democratico mi ha voluto dedicare (manifesti con l’effige del Generale coperta da tale termine, ndr), così che mi permetto di chiedere a tale Partito di voler distribuire tali manifesti in tutte le città italiane in quanto non potrei mai avere migliore pubblicità di questa, convinto che grazie a loro di ottenere un eccezionale risultato elettorale“.
Last modified: Maggio 8, 2024