LUCCA (18 novembre 2024) – Tanto caldo e per tanto tempo. Da alcuni anni ormai tutto il mondo sta soffrendo un’innaturale innalzamento delle temperature che non solo rendono difficile la quotidianità ma può avere ripercussioni anche su coltivazioni e certificazioni.
di Luca Salera
Effetti che, seppur meno evidenti, possono mettere in difficoltà un intero settore, quello dell’agricoltura, e non solo. Un esempio concreto lo offre la Lucchesia in questi giorni. Il Consorzio Olio Lucca Dop è stato costretto a rivolgersi alla Regione Toscana con la richiesta di una deroga riguardante il disciplinare che regola la produzione di uno dei prodotti tipici che maggiormente valorizzano e caratterizzano il territorio, e oltre, di Lucca, l’olio extra vergine d’oliva.
Le ragioni le elenca la Regione stessa. Ragioni che riguardano “gli effetti dei prolungati periodi di altre temperature registrate dal mese di luglio fino a tutto ottobre, facendo registrare ondate di calore con numerosi giorni di anomalie termiche delle temperature massime giornaliere e minime notturne come risulta anche dai report meteorologiche stagionali e settimanali del Consorzio Lamma”.
Tutto questo agisce sulle olive influendo “sullo stadio fenologico della maturazione delle olive che risulta anticipata e che induce i produttori alla raccolta anticipata anche per evitare infestazioni tardive da Bactocera Olea, con impossibilità di provvedimenti per mancanza di tempi tecnici per interventi di contenimento se non la raccolta anticipata. Tale procedimento che conseguente influenza sulla composizione acidica degli oli rispetto agli standard stabiliti, che pertanto non potrebbero più essere certificati come Dop.
Tuttavia sono presenti deroghe temporanee, possibili in base alla normativa e concesse dagli uffici regionali che salvano la certificazione Dop delle olive al meno per il momento.
Last modified: Novembre 18, 2024