GARFAGNANA (sabato 25 maggio 2024) – Si è appena tenuto il convegno organizzato dalla sezione Cai di Castelnuovo, con la collaborazione fra le sezioni del Club Alpino Italiano (Lucca, Barga oltre a Castelnuovo), Comitato Val di Lima e Val Fegana, La Libellula, Associazione Garfagnana Guide, Salviamo Le Apuane, Rifiuti Zero Italia, Comunità del cibo e dell’agrobiodiversità della Garfagnana, Federazione Speleologica Toscana sulle Alpi Apuane. Dal convegno emerge la necessità di cambiare rotta e di ripensare le attività estrattive.
di Giulia Frigerio
Sono sempre più intense le attività estrattive concentrate sulle Alpi Apuane sul loro futuro incombe un grosso interrogativo. All’interno della sala ex Archivio, con una grande partecipazione di pubblico, la sezione Cai di Castelnuovo, con il presidente Luca Mori, ha aperto l’evento.
Un pomeriggio in cui sono emersi, con interventi di esperti e professionisti del settore: “i gravi problemi legati al fenomeno dell’estrattivismo del marmo” e “quanto la monocoltura del marmo sia deleteria per la risorsa acqua, suolo e qualità dell’aria, nonché per biodiversità apuana (fra le più ricche e peculiari d’Italia), penalizzante per la valorizzazione turistica e fruibilità agro-silvo-pastorale ed escursionistica della montagna”.
“Come vogliamo che diventino le Apuane da qui a 10, 15, 30 anni? In quali condizioni le consegneremo alle future generazioni? – chiede il Cai di Castelnuovo – Vogliamo continuare a distruggerle in nome della loro risorsa marmo o fermarsi e tentare la ricostruzione di un nuovo possibile equilibrio ambientale e socio-economico, dando forza all’operato di tutela e valorizzazione del Parco Regionale delle Alpi Apuane?“
Tag: alpi apuane, cai garfagnana, estrattivismo marmo Last modified: Maggio 31, 2024