Lucca. – Sentenza di condanna definitiva per Andrea Palmeri, il noto ex ultras di Lucca, in Donbass dal 2014.
di Domizia Di Crocco
Ad annunciare la condanna è stato lo stesso Palmeri sui social – La mia condanna per essere venuto in Donbass è da oggi definitiva. Lo Stato italiano mi accusa di mercenariato e reclutamento. Non ho commesso nessuno dei due reati, e dal dibattimento processuale è emerso in maniera limpida. Si tratta di una sentenza politica. In questi hanno ho fatto una grande evoluzione politica e umana, non sono più l’Andrea di 10 anni fa, ma la mia battaglia seppur con una consapevolezza diversa rimane la stessa. Qui in Russia continuerò a fare quello che faccio, aiutare la popolazione, organizzare eventi culturali, fare informazione libera e lavorare. Per me la porta dell’Italia è chiusa, ma proprio perché in Italia lascio parte del cuore invito tutti gli amici e conoscenti a venirmi a trovare, la Russia è grande e bellissima. E sebbene condannato, chi mi viene a trovare non compie reato, perché certo non favorisce la mia “latitanza” io sono un uomo libero.
L’indagine era partita nell’ottobre del 2013, condotta dai Ross di Genova: con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso – si leggeva tra i capi di accusa -, avendo ricevuto un corrispettivo economico o avendone accettato la promessa, combatteva a fianco delle milizie filo-russe) nel conflitto armato sviluppatosi nel territorio del Donbass (Ucraina orientale) tra esercito Ucraino e milizie filorusse nonché partecipava ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrità territoriale del Governo ucraino, Stato estero di cui non era né cittadino né stabilmente residente, senza far parte delle forze armate di alcuna delle parti in conflitto.
Nel merito dell’evento era aggravato in quanto alla sua commissione ha contribuito un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato.
L’attività investigativa aveva permesso di accertare che i nostri connazionali che intendono recarsi nel Donbass, raggiungono in volo la cittadina russa di Rostov dopo aver fatto scalo a Mosca per poi raggiungere il territorio della repubblica autoproclamata passando dal confine russo.
Palmeri, secondo gli inquirenti, avrebbe raggiunto Lugansk nel maggio 2014, dopo essersi sottratto alla misura di sorveglianza speciale inflittagli a Lucca, verosimilmente a bordo della propria autovettura, una Bmw con targa italiana.( Fonte Lucca Notizie)
Last modified: Marzo 14, 2024