Scritto da 1:05 pm Lucca, Cronaca

Barista Licenziato in Tronco Ottiene il Risarcimento per “Licenziamento senza Giusta Causa”

Lucca – Era stato licenziato per una presunta giusta causa dal datore di lavoro dopo essere stato ritenuto un soggetto dai comportamenti irascibili e irrispettosi sia verso gli altri dipendenti sia verso la dirigenza.

di Domizia Di Crocco

Nel merito del giudizio del giudice il barista, che aveva un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato dal 6 maggio al 5 novembre dello scorso anno, ma che il 12 luglio era stato messo prima in ferie forzate e poi licenziato, ha diritto all’intero stipendio pattuito e a tutti i contributi previdenziali e assicurativi relativi.


Il rapporto di lavoro si è consumato davvero in poco tempo, secondo quanto ricostruito dal giudice: dall’assunzione a maggio al licenziamento a luglio. A giugno il primo episodio contestato, seguito a luglio da un altro episodio qualificato come ‘insubordinazione verso la dirigenza’.


Il dipendente ha deciso così di adire il giudice del lavoro ritenendo il licenziamento ‘ritorsivo e discriminatorio, perché determinato solo dal fatto che egli aveva rappresentato la non liceità del controllo a distanza dei lavoratori mediante telecamere”.

I titolari, infatti, avevano attivato un sistema di videosorveglianza a circuito attivo sulle 24 ore. Per l’ormai ex dipendente, inoltre, nella lettera di licenziamento non sarebbe stata indicata nessuna ‘giusta causa’ “non facendosi riferimento a fatti precisi, adeguatamente collocati temporalmente ed essendovi nella lettera solo indicazioni generiche.


Il titolare ha controdedotto la liceità dell’installazione delle telecamere “finalizzate a salvaguardare la produzione e i beni dell’azienda per il caso di furti”, dopo un episodio denunciato alla procura e la non ritorsività del licenziamento, legato anche all’asserito consumo di bevande alcoliche prima e durante l’orario di lavoro da parte del banconista.


Il giudice, la dottoressa Alfonsina Manfredini, non è entrata neanche nel merito delle ricostruzioni. È bastata l’assoluta genericità della lettera di licenziamento “che non consente di definire in concreto i comportamenti che il ricorrente avrebbe tenuto né di collocarli temporalmente” e l’assenza della preventiva e necessaria lettera di contestazione.

All’ex dipendente, quindi, spettano poco più di 9500 euro in parte per la retribuzione mancante fino al giorno del licenziamento, in parte per la retribuzione da corrispondere fino alla data del contratto.
A questa somma vanno aggiunge le spese per la regolarizzazione contributiva e quelle di lite per oltre 2700 euro. ( Fonte, Lucca notizie)

Tag: licenziamento, Risarcimento, licenziamento senza giusta causa

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Last modified: Marzo 23, 2024
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