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Banchi vuoti al consiglio comunale a Viareggio per il 25 aprile, è polemica

VIAREGGIO (venerdì 26 aprile 2024) – Si è tenuta ieri, 25 aprile, la seduta del consiglio comunale di Viareggio in occasione delle celebrazioni dell’anniversario della Liberazione.

di Beatrice Amadei

La maggior parte dei banchi sono rimasti però vuoti: i consiglieri di PD, Lega e Fratelli D’Italia, infatti, non si sono presentati.

Amaro il commento del sindaco Giorgio Del Ghingaro: “Il PD di Viareggio è diverso. Ieri il Presidente Mattarella ha onorato la Toscana celebrando il 25 Aprile in Val di Chiana. Ed ha sottolineato il tributo di sangue che la nostra Regione, più di altre, ha pagato per la liberazione dal nazifascismo. Viareggio e la Versilia non fecero eccezione. Anzi. Sui nostri monti l’eccidio di Sant’Anna, sulla nostra spiaggia le mine anti sbarco. Affacciate sulle strade, di solito operose, le porte sbarrate e le case deserte per lo sfollamento forzato. Eppure lungo la Passeggiata, come ricordava il Senatore Pieraccini crescevano i girasoli: un’immagine forte, che mi ha sempre colpito perché condensa in una pennellata di giallo, l’abbandono di una città e insieme la speranza della rinascita.
Pieraccini ricordava la Resistenza intrecciando, come dita di mani, leggenda e amore: la corsa da Firenze al mare in sella alla bicicletta, la moglie e l’ombrello aperto sotto la pioggia, i volantini da consegnare. Gli eroi sono tutti giovani e belli, diceva Guccini. Meno giovani e meno belli sono sembrati ieri i consiglieri del Partito Democratico di Viareggio, che insieme a quelli della Lega e Fratelli d’Italia, in nome di non si sa bene quale idea, non si sono presentati alle celebrazioni in consiglio comunale. Quei banchi sono rimasti desolatamente vuoti, non solo di fronte al sindaco, agli assessori e ai consiglieri presenti che ringrazio, ma anche di fronte ai simboli dell’Anpi, alle bandiere nazionale e d’Europa, che dal 25 Aprile è nata, ai cittadini intervenuti che probabilmente in parte da loro si sentono, e avrebbero dovuto, essere rappresentati.

Vuoti di fronte e ai ragazzi delle scuole, che sono il futuro e che raccontavano le loro ricerche con guance arrossate per l’emozione di parlare in un consesso istituzionale. Quei consiglieri ieri, con la loro assenza, hanno fatto rumore perché hanno tradito la Memoria. Memoria che è collettiva ma di cui proprio il Partito Democratico, più di altri, si professa erede e testimone. Il Presidente Mattarella, nel suo discorso come sempre impeccabile, ha ricordato le parole di Aldo Moro: “Tra i morti della Resistenza vi erano seguaci di tutte le fedi. Ognuno aveva il suo Dio, ognuno aveva il suo credo, e parlavano lingue diverse, e avevano pelle di diverso colore”. Perché la Resistenza non è stata una scelta di odio, ma di dignità. Dignità che fra quei banchi vuoti ieri è mancata.

Il 25 Aprile è per l’Italia una ricorrenza fondante: il gruppo consiliare del Pd, esattamente come quelli della Lega e di Fratelli d’Italia, non l’ha celebrata.”

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Tag: , , , , Last modified: Aprile 26, 2024
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