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Accordo Israele-Hamas per la tregua: Netanyahu però fa marcia indietro

ESTERI (16 gennaio 2025) – Nella serata di ieri, 15 gennaio, il neo eletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha annunciato una notizia che in molti attendevano con ansia ma che sembrava non dovesse arrivare mai. Poi è esplosa la gioia. Il tweet del presidente era chiaro: Hamas e Israele hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco.

di Luca Salera

Miglia di persone, e di bambini, in tutta Gaza hanno esultato e celebrato l’accordo per il cessate il fuoco. Applausi scroscianti, clacson delle auto per strada, video di bambini che festeggiano un qualcosa che per 15 lunghi mesi hanno bramato e desiderato più di ogni altra cosa.

L’accordo è un’intesa divisa in tre parti. Le prime due da 42 giorni ciascuna, con il cessate il fuoco e il rilascio dei primi ostaggi già dal primo giorno. Hamas dovrebbe rilasciare tre persone entro domenica prossima. Nella prima fase sono 33 gli ostaggi (bambini, donne e anziani) che saranno liberati gradualmente. Altri 4 dovrebbero poter tornare a casa una settimana dopo, altri tre in quella successiva altrettanti al 21° giorno. Nell’ultima settimana della prima fase è prevista poi la liberazione di 14 rapiti.

Nella seconda, sempre della durata di 42 giorni, dovrebbero essere rilasciati tutti i rimanenti ostaggi maschi e le forze israeliane dovrebbero ritirarsi quasi completamente della Striscia. Nella l’ultima fase dovrebbe essere affrontato il nodo della restituzione delle salme e dovrà essere definito anche un piano di ricostruzione e di una nuova struttura di governo sotto la supervisione di Egitto, Qatar e Nazioni Unite.

L’accordo per la tregua è arrivato dopo 470 giorni di guerra e almeno 46.700 morti. Tuttavia ora, secondo l’ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu, “Hamas ha rinnegato parti dell’accordo. Il gabinetto non si riunirà finché i mediatori non comunicheranno che Hamas ha accettato tutti gli elementi dell’accordo”. Una situazione che potrebbe seriamente mettere a rischio l’accordo appena raggiunto. D’altra parte Hamas ha fatto sapere, tramite Izzat al-Rashak, che sono “impegnati a rispettare l’accordo”.

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Last modified: Gennaio 17, 2025
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