Arriva a Lucca, il 7 settembre, la coloratissima sfilata del Toscana Pride. Progetto itinerante che ogni anno organizza in una città toscana diversa, una parata a favore del mondo LGBTQIA+
di Somma Matteo
Più precisamente è l’appuntamento regionale con i diritti e la libertà di tutti.
Accolta in città con clamore, lampara si svolgerà sotto lo sguardo attento dei tanti sostenitori, ma anche degli altrettanto numerosi scettici.
Scettica anche l’amministrazione comunale, che nega il patrocinio alla manifestazione motivanti all’inappropriato periodo scelto per la sfilata, che la settimana successiva sarà impegnata nei festeggiamenti della Santa Croce.
Anche semplicemente accordarsi per il percorso che seguirà la parata è stato complicato, anche per un fattore di ordine pubblico, dal momento che il oraide porta con sé una serie di questioni particolari che spesso accendono gli animimdei partecipanti, non per ultima la questione israelo-palestinese.
Nulla di ufficiale ancora, ma pare che il centro storico sia off limits per i partecipanti che invece animeranno le mura della città.
A pochi giorni dall’evento, anche l’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti, ha voluto sottolineare la sua posizione che poi è quella ufficiale dettata dalla chiesa.
Lo ha fatto scrivendo una lettera alla presidente di Famiglie Arcobaleno, Monia Marcacci, in cui si avverte una leggera apertura verso il mondo arcobaleno sicuramente appoggiando la comunità nella lotta alla discriminazione e condannando l’odio e la violenza a cui spesso è sottoposta.
Ma sottolinea anche un grosso NO, quando si parla di procreazione assistita, adozioni a single o omigenitotoriali e soprattutto alla pratica dell’utero in affitto.
In conclusione, l’arcivescovo, spera in una manifestazione di pace e si augura che non si alzino troppo intorno, ma che la manifestazione rimanga fedele ai suoi ideali di rispetto e libertà di espressione.
Certo è che ogniuno ci tiene a dare un parere sull’evento, che sia per un fattore politico o religioso, di gossip e di ideali, ma tutti ci si augura che la parata possa essere svolta nel pieno del rispetto delle regole del buon senso, che sia come sempre un’esplosione di gioia e colori e che per queste sue caratteristiche possa essere accolta benevolmente anche da chi non parteciperà alla sfilata o che non ne condivide gli ideali.
